TESTIMONIANZA DI EDOARDO
Mi chiamo Edoardo ho 48 anni. La mia testimonianza è quella di una persona che non si sente ancora di aver completato del tutto la trasformazione del proprio cuore, forse perché, non so se a torto o a ragione, non mi sono sentito mai completamente distante dal Signore Gesù, ma soprattutto perché ho avuto sempre la percezione della Sua vicinanza e della Sua benevolenza nei miei confronti, soprattutto nei momenti più bui della mia vita.
Mi sono sposato a 27 anni, qualche settimana dopo essermi laureato in ingegneria, e mi è sembrato di essere passato in pochissimo tempo da uno stato di piena libertà (come studente e figlio di famiglia), ad uno di assoluta costrizione (quello della vita coniugale) fatto di litigi continui, incomprensioni, rinunce, passi indietro per evitare “il peggio”, che assolutamente non immaginavo potevano capitarmi e che non avevo mai conosciuto all’interno della mia famiglia di provenienza, neanche per “sentito dire”. Faccio ridere sempre mia figlia quando le racconto, a titolo di esempio, che la prima notte del viaggio di nozze mi è toccato coricarmi nella vasca da bagno dell’albergo, perché mia moglie non riusciva dormire in quanto non sopportava il mio russare. Potete immaginarvi come invece abbia dormito io ed il freddo che faceva d’inverno a Parigi!
Tornando a casa, nei tre anni successivi di convivenza coniugale, in pratica non abbiamo mai dormito insieme ed ogni desiderio sessuale ha avuto pertanto vita breve, spegnendosi molto presto. Non abbiamo avuto figli. Ovviamente, ho realizzato molto presto di aver fatto un grave errore sposando quella donna e dopo tre anni ho deciso di andarmene, chiedendo la separazione prima ed il divorzio successivamente. Non mi sono mai sentito però di attribuire a lei particolari colpe o responsabilità per la rottura del matrimonio, perché lei aveva il suo “carattere”; ero io che avevo sbagliato, perché avevo preso con troppa disinvoltura la decisione di sposarmi senza conoscerla a sufficienza, o meglio, come si suole dire “credendo di conoscerla bene”, e per tale motivo sentivo di dovermi assumere tutte le responsabilità davanti alla società, in particolar modo gli oneri di mantenimento economici, che non sono stati pochi, e soprattutto tutte le colpe davanti al Signore per aver rotto di mia sola iniziativa il sacro patto matrimoniale.
Nonostante tutto però mi sentivo sereno, perché avevo solo 30 anni e quindi mi potevo ricostruire facilmente una vita, il lavoro andava abbastanza bene, ed avevo tutta la vita davanti a me, anche se non riuscivo ad essere veramente felice, perché ero cosciente che il prezzo della mia serenità era stato altissimo, con la distruzione della famiglia della mia ex moglie, che prese una strada molto brutta, fatta di cattive amicizie, sesso e droga; forse a causa di questa vita sregolata lei si è ammalata ed è morta per un male incurabile un paio di anni fa.
Ho conosciuto Maria Grazia quando avevo 33 anni, e mi è sembrata subito diversa dalle altre donne, così bella, dolce e tranquilla, e soprattutto mai nervosa! Mi è subito sembrata come un premio ai miei sacrifici. Il Signore mi aveva ricompensato!
Ci siamo innamorati subito, ma questa volta non volevo più rischiare di fare errori, non me lo potevo permettere, soprattutto con un tesoro di ragazza così! Per cui abbiamo iniziato un periodo di convivenza e ci siamo sposati civilmente nel 2003.
Ma è stato solo nel 2001 che ho avuto la certezza di essere sulla giusta strada, quando il Signore ci ha fatto il dono di Martina, proprio il giorno del mio compleanno, il più bel regalo cha mai avessi potuto ricevere o immaginare, … così simile a me nell’aspetto, così buona e dolce, con un legame affettivo fortissimo.
Da quel giorno ha avuto come la percezione che tutto il mio passato non contasse più davanti al Signore, che dovevo guardare avanti, incamminandomi su questa nuova strada, fatta di completo “servizio” all’interno della mia famiglia e nel mondo del lavoro con i collaboratori e le persone a me vicine, che ho sempre cercato di trattare nella maniera in cui volevo venisse trattata un giorno mia figlia.
Ho cominciato, quindi, a prendere coscienza che il Signore, tramite mia figlia, mi stava facendo cambiare il cuore, aprendomi all’amore, anche se a piccoli passi, rispettando i miei tempi che, come dice mia moglie sono “molto lenti”!!
Ho cominciato ad ascoltare in auto le catechesi di Padre Livio su Radio Maria, a recitare le preghiere della sera con mia figlia, siamo ritornati con mia moglie a seguire con assiduità la Santa Messa tutte le domeniche.
Si capiva però che mancava qualcosa, ed il Signore di nuovo ce lo ha fatto capire tramite nostra figlia, quando ha chiesto con innocenza, ma con tono severo, come mai tutti gli altri genitori dei compagnetti andavano a prendersi l’Eucaristia e noi invece restavamo sempre al nostro posto in Chiesa.
Lì abbiamo realizzato finalmente qual’era il nostro obiettivo, Gesù Eucaristia! E che si doveva fare qualche cosa di più per cercare di essere riammessi nella vita della Chiesa.
Qui mi ricollego alla testimonianza di Maria Grazia e non mi dilungo oltre. Devo dire che mia moglie è stata fantastica nelle sue scelte, che ho sempre assecondato, in quanto la considero veramente ispirata dalla Spirito Santo, per il percorso spirituale avviato e la sincera trasformazione del suo cuore, che ha dato e continua a dare molti frutti, come quello del riavvicinamento alla preghiera ed alla Santa Messa di tutta la sua famiglia, dopo una vita di lontananza.
La scelta fatta di vivere in castità da più di un anno, è stata suggellata il 14 dicembre scorso con la promessa fatta con “CUORI NUOVI”. Per noi rappresenta il dono più grande che potessimo ottenere da parte del Signore, in quanto annullando la schiavitù del desiderio della carne, ci ha reso sicuramente più felici e sereni di quanto eravamo prima e soprattutto più capaci di amare, di comprendersi e di “darsi” non solo l’uno all’altro, ma anche al nostro prossimo. Grazie Gesù. Grazie Maria.
" VI DARO' UN CUORE NUOVO, METTERO' DENTRO DI VOI UNO SPIRITO NUOVO"
Ez. 36,26
" BEATI I PURI DI CUORI PERCHE' VEDRANNO DIO "
Mt. 5,8